Siamo abituati a pensare che se c’è
un’azione o un processo, c’è qualcuno che lo compie. Per esempio, se c’è un
verbo, ci dev’essere un soggetto. Se c’è una vita, c’è qualcuno che la vive. Se
c’è un io, c’è qualcuno che ne è il proprietario. Se c’è un universo, c’è
qualcuno che lo ha creato…
Ma la verità è un’altra: ci sono solo
azioni e processi. Quanto ai soggetti, si tratta di semplici inferenze
concettuali di una mente abituata a dividere, a distinguere e a contrapporre –
e ad attribuire sempre un soggetto.
In un primo momento c’è l’azione;
subito dopo deduciamo che c’è il soggetto.
Ma si tratta di una questione di regole
grammaticali che, erroneamente, scambiamo per realtà. Il mondo non segue le regole
della nostra mente.
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