Molti pensano che comprendere il mondo
e arrivare ad una profonda conoscenza intuitiva comporti diventare
super-attivi, super-impegnati e schierati per questo o per quello, quasi che si
volesse prendere il controllo dell’universo, parteggiare per il bene e
combattere contro il male. Niente di più sbagliato.
Comprendere il mondo è vedere la
complementarità degli opposti, è vedere la vanità del tutto, il gioco
universale.
Come insegna la Bhagavad Gita, ottenere
la conoscenza e raggiungere il distacco equanime sono la stessa cosa.
Complementarietà degli opposti come sosteneva anche Eraclito.
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