Poiché ognuno di noi è inserito in una rete d’interconnessione,
è continuamente influenzato dalle opinioni e dagli stati d’animo altrui, e a
sua volta li influenza. Questo non è di per sé un male, perché ci permette di
comunicare e di capire gli altri.
Ma dobbiamo evitare di trasformarci in
banderuole che seguono la direzione del vento, di qualsiasi vento. Per impedire
di essere travolti dalle idee, dagli impulsi e dalle emozioni negative degli
altri, in particolare da quelle collettive che vengono manipolate ad arte o da
quelle di persone squilibrate, è necessario avere un nucleo, un centro che non
sia facilmente condizionabile.
Quando perciò stiamo per essere travolti,
dobbiamo fare come la tartaruga che si ritrae in se stessa. Dobbiamo cioè
rimanere centrati, seguendo per esempio il respiro o richiamando un mantra, una
parola o un suono speciali che ci ricolleghino al nostro centro imperturbabile
di pace, per esempio AUM o OM. Possiamo anche raccoglierci semplicemente su noi stessi concentrandoci
sul centro fra le sopracciglia o ancora più in alto sulla corona della testa.
“Fate di voi stessi il vostro rifugio!” raccomandava il Buddha.
Mantenerci centrati ci permette non solo di non
venire sballottati come sugheri dalle onde del mare, ma anche di essere utili
agli altri. A volte, una persona ben centrata, che non si fa coinvolgere dall’isteria
generale, è una salvezza per tutti.
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