venerdì 8 gennaio 2016

Il progresso

Quando parliamo di progresso, ci riferiamo per lo più al progresso tecnico-scientifico. Ma siamo sicuri che l’uomo sia veramente progredito?
Può esistere un progresso senza uno sviluppo mentale? E chi ci aiuta a farlo?
Uomini vissuti nell’antichità queste cose le avevano già capite e, a quei tempi, non c’era nessun progresso tecnico-scientifico.
Saper manovrare un aereo o un computer non significa essere progrediti. Se Gesù o Buddha ritornassero, si meraviglierebbero di vedere ancora tanta gente rozza e incivile.
La verità è che bisogna che tutti gli uomini, o per lo meno la grande maggioranza, arrivino allo stesso livello di consapevolezza – e così non è. Ci sono ancora individui che potrebbero agevolmente vivere all’epoca delle caverne.
Che cosa ci rende progrediti? Ovviamente lo sviluppo della consapevolezza.
Finché esisteranno uomini dominati da una mente egocentrica e competitiva, non si potrà parlare di vero progresso. Ma bisogna essere consapevoli di avere una mente del genere. Quanti lo sono? Quanti si fanno un esame di coscienza? 
È tutti qui.


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