Quando
parliamo di progresso, ci riferiamo per lo più al progresso
tecnico-scientifico. Ma siamo sicuri che l’uomo sia veramente progredito?
Può
esistere un progresso senza uno sviluppo mentale? E chi ci aiuta a
farlo?
Uomini
vissuti nell’antichità queste cose le avevano già capite e, a quei tempi, non
c’era nessun progresso tecnico-scientifico.
Saper
manovrare un aereo o un computer non significa essere progrediti. Se Gesù o
Buddha ritornassero, si meraviglierebbero di vedere ancora tanta gente rozza e
incivile.
La
verità è che bisogna che tutti gli uomini, o per lo meno la grande maggioranza,
arrivino allo stesso livello di consapevolezza – e così non è. Ci sono ancora
individui che potrebbero agevolmente vivere all’epoca delle caverne.
Che
cosa ci rende progrediti? Ovviamente lo sviluppo della consapevolezza.
Finché
esisteranno uomini dominati da una mente egocentrica e competitiva, non si
potrà parlare di vero progresso. Ma bisogna essere consapevoli di avere una
mente del genere. Quanti lo sono? Quanti si fanno un esame di coscienza?
È
tutti qui.
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