I credenti cristiani e musulmani se la sono
presa per la copertina di Charlie Hebdo
in cui si vede Dio con un mitra a tracolla e una veste insanguinata, e la
scritta “1 an après l’Assassin court toujours.”
In
effetti, se si crede che tutto sia stato creato da Dio, non si può negare che
anche il male derivi dalla sua volontà. Il credente, però, fa un salto mortale
logico: concepisce Dio come solo buono e attribuisce il male ad una caduta
mitologica dell’uomo o ad una specie di antidio, Satana.
Ma,
se Dio è onnipotente, è difficile credere che non possa distruggere il Demonio.
Bisogna quindi ammettere o che Dio non riesce a eliminare il male o che non lo
vuole. Ed eccoci alla copertina di Charlie Hebdo: il Grande Creatore non può
non essere anche il Grande Assassino.
Comunque
sia, la Volontà che ha creato il mondo ha voluto il male, la morte, la
sofferenza e l’ignoranza, stendendo un’ombra nera sulla sua stessa luce.
Solo
se ammettiamo che esista un altro livello di essere, dove tutto sia più facile
e felice, dove non ci sia l’attuale divisione fifty-fifty tra bene e male, solo se ammettiamo che il nostro sia
un livello mediano tra i possibili stati dell’essere, solo in tal caso si
riscatterebbe questa realtà.
Ma
resterebbe la domanda: perché ci troviamo a questo livello e non in uno più
alto (o più basso)? E chi ha dato origine a questa differenziazione?
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