Meditare è andare al di
là dell’esperienza contingente, al di là del proprio piccolo io, della propria
individuazione, della realtà terrena, per allargarsi alla realtà cosmica.
Ma, per far questo,
bisogna placare le proprie vritti, i
vortici di negatività in cui sprofonda l’anima.
A quel punto, al flusso
discendente si sostituisce il flusso ascendente. E si passa dall’identificazione
con l’ego all’identificazione con lo stato di samadhi.
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