Quando
Dio dichiarò a Mosè: “Io sono colui che sono,” voleva dire: “Io sono ciò che
sono, io sono l’essere, io non sono definibile da un nome”.
Ma
la stessa risposta può e deve darla ciascuno di noi. “Io sono ciò che sono, io
non sono ebreo, cristiano o musulmano…”
Non
dobbiamo appoggiarci ad autorità esterne.
Abbiamo
già il sé, che è il fondamento di sé.
Dobbiamo
sperimentare direttamente il senso del nostro vivere, non vivere per inerzia,
per identificazioni, per etichette, per abitudini.
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