martedì 19 gennaio 2016

Credere nelle religioni

Fino ad un certo punto, credere in una religione può essere un aiuto. Ma, da un certo punto in poi, è un ostacolo.
Vivekananda diceva che, se è una benedizione nascere in una religione, morire in una religione è una sventura.
Non esiste infatti una religione che esprima tutta la verità. La verità è al di là di qualsiasi credenza, fede, spiegazione, dogma, vangelo o insegnamento. Non si può apprenderla dal di fuori, come una materia scolastica, ma deve essere scoperta e verificata dentro di sé.
Non è credibile che tutto ciò che ti dice una religione sia la verità. Gli uomini infiorettano, aggiungono e interpretano a modo loro e nel loro interesse. Dio non ha mai fondato nessuna religione.
Insomma, è necessario uscire dagli angusti limiti delle religioni umane. Se non si capiscono questi limiti, si rimane in balia di semplici credenze umane.

Le religioni possono essere un trampolino di lancio. Ma, poi, spetta a noi lanciarci e spiccare il volo, lasciandoci alle spalle tutto il vecchio, il noto e il tradizionale  e aprendoci una nostra via.

Nessun commento:

Posta un commento