Il maestro zen Bassui
Tokusho (1327-1386) paragona la nostra condizione a quella di un bambino che
dorme e sogna di essere picchiato. Nessuno può aiutarlo, nessuno può togliergli
quella sofferenza, perché nessuno può entrare nel suo sogno.
Soltanto quando si
sveglierà, si renderà conto che stava sognando – e potrà liberarsi della
sofferenza.
Questo vale anche per la
sofferenza esistenziale. Bisogna risvegliarsi – ossia rendersi conto che siamo
addormentati – per uscire dall’incubo della sofferenza che ci affligge.
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