“L’unico varco verso l’oltre
non è trasmesso dai saggi”: questo verso di una poesia zen ci dice che
l’esperienza del satori (il
risveglio) è “cosa sottile che non può essere trasmessa da padre a figlio”.
In altre parole, i maestri non
comunicano l’esperienza di liberazione, ma indicano la via in modo che ognuno
possa e debba percorrerla da solo.
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