Non è possibile cambiare il
passato?
In realtà, osservando come
il passato si rifletta sul presente, ed agendo sul presente, è possibile
modificare anche la nostra percezione del passato – che, non lo dimentichiamo,
avviene sempre nel presente.
Ciò che noi ci ricordiamo è
sempre diverso da ciò che è accaduto, e si modifica nel ricordo continuamente.
"Gli anni trascorsi da allora non sono serviti a niente, tutto sommato: non sono riusciti a medicare un dolore che è rimasto là, intatto, come una ferita segreta, sanguinante in segreto. Guarirne? Liberarmene? Ormai so bene che non è possibile".
RispondiEliminaE' questo l'inizio di uno splendido romanzo di Giorgio Bassani, "Dietro la porta". E, tra l'altro, sembra una pagina scritta apposta per me.
Possiamo filosofeggiare quanto vogliamo, e dipingere il passato coi colori che più ci aggradano al momento, ma esso non cambierà certo per questo. Nessuno può cambiarlo, nemmeno Dio può disfarlo, come già dicevano gli antichi. Possiamo ora credere che il nostro vecchio capufficio fosse un vecchio infelice e patetico, un fallito pieno di complessi, da compiangere, ma ciò non toglie che ci abbia fatto soiffrire per anni e che quella sofferenza sia entrata a far parte di noi. Non servirà, guardare quell'ometto con occhi diversi, a far sparire d'incanto il dolore rappreso.
Possiamo non essere attaccati al passato, è nostro dovere in fondo provare a farlo, ma possiamo anche star sicuri - perlomeno per il passato che più ci tocca nell'intimo- che esso non si staccherà da noi.