Non esiste saggezza che non
passi per una presa di coscienza dell’evanescenza del tutto – e che non sia
dunque fondata sul distacco.
Chi persegue una maggiorazione
delle gioie persegue anche una maggiorazione delle sofferenze.
È meglio smussare gli
angoli, tagliare gli estremi e stare nel giusto mezzo – il luogo della
saggezza.
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