Trovo insufficiente l’idea
che la vita sia dovuta al caso, ma anche l’idea che questo universo e questo
tipo di evoluzione (con sacrifici e sofferenze immani) siano dovuti ad una
Intelligenza perfetta.
Semmai ad una Intelligenza
imperfetta, poco capace, quasi balbettante, piena di errori… un Dio poco
padrone dei propri mezzi, un Dio bambino che deve ancora crescere.
Lei ipotizza un Dio che pensa e agisce come gli uomini, però bambino, poco padrone ei propri mezzi. Cosa autorizza l'ipotesi? Dio è Altro, né buono né cattivo, né capace né incapace, né bambino né adulto. Si legga Lao Tzu, ce n'è una bella definizione.
RispondiEliminaNon sono io che ipotizzo un Dio del genere. Sono i credenti delle religioni istituzionali. E' utilizzando il loro linguaggio che arrivo a queste definizioni.
RispondiEliminaResta il fatto che il mondo non è stato fatto tanto bene... in termini umani. E l'uomo ha il diritto di dire la sua.