Prima di ogni azione c’è la
calma. Dopo ogni azione c’è la calma.
Quando nasciamo, usciamo
dalla calma ed entriamo nel caos dell’essere. Quando moriamo, rientriamo nella
calma del non-essere.
Ma, evidentemente, quiete e
azione sono complementari. Questo significa che anche nella più grande quiete
c’è un po’ di ansia e anche nella più confusa azione c’è un attimo o un centro
di quiete, c’è un’aspirazione alla calma.
Prima ci si tende per poi
distendersi. E, quando ci si distende, nasce l’impulso ad agire. Siamo fatti
così.
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