Dio, l’Origine, non è una
persona, ma uno stato in cui regna il silenzio dei concetti e del pensiero. È
al di là anche della coscienza e dell’inconscio – e di tutti gli opposti. Un
consapevolezza priva di contrari.
Non è un signorotto feudale
che passeggia per il cielo dando ordini a destra e a manca.
Questa è la trascendenza.
E ci si può arrivare solo se
ci si adegua… nel silenzio della mente.
In fondo, ogni contrapposizione
polare è un koan che può portare al satori: essere-non essere, esterno-interno,
alto-basso, esterno-interno, immanenza-trascendenza, origine-fine,
soggetto-oggetto, conoscente-conosciuto, bene-male, giusto-ingiusto…
Per esempio, che cosa c’è
oltre la vita e la morte?
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