Molti credono in un’altra vita, molti credono nella reincarnazione,
molti credono nel nulla. Ma non sanno spiegare perché siamo capitati nell’incubo
di questa esistenza. Ed ecco le solite spiegazioni: perché ti sei comportato
male, perché hai peccato, perché c’è il peccato originale, ecc.
In realtà il peccato originale è essersi imprigionati in questo
corpo e in questa mente, che devono entrambi venire distrutti. Il corpo e la
mente continuano a ripetere le loro funzioni: il corpo respira, mangia, digerisce,
espelle, invecchia, si ammala e muore. e la mente elabora idee e concetti. Ma
entrambi periranno.
Così l’individuo è come imprigionato in un brutto sogno, è come in
uno stato di coma da cui non può più uscire. È angosciato e angosciante.
Se anche ci fossero un’altra vita nell’aldilà o altrove, non
sarebbe che un altro sogno. E ogni volta il soggetto sarebbe scontento e
vorrebbe cambiare. Ma il problema è che ci identifichiamo con qualcosa di
insoddisfacente: questo corpo, questa mente, questa vita, questo io.
Abbiamo svenduto il tutto per una parte, abbiamo svenduto il reale
per l’irreale. Ed eccoci qua a sognare sempre qualcosa di meglio – qualcosa che
non arriva mai.
Una giusta riflessione che potrebbe aiutare a capire e circoscrivere questo momento che a tanti mette angoscia. Grazie
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