domenica 29 marzo 2020

Il nostro incubo


Molti credono in un’altra vita, molti credono nella reincarnazione, molti credono nel nulla. Ma non sanno spiegare perché siamo capitati nell’incubo di questa esistenza. Ed ecco le solite spiegazioni: perché ti sei comportato male, perché hai peccato, perché c’è il peccato originale, ecc.
In realtà il peccato originale è essersi imprigionati in questo corpo e in questa mente, che devono entrambi venire distrutti. Il corpo e la mente continuano a ripetere le loro funzioni: il corpo respira, mangia, digerisce, espelle, invecchia, si ammala e muore. e la mente elabora idee e concetti. Ma entrambi periranno.
Così l’individuo è come imprigionato in un brutto sogno, è come in uno stato di coma da cui non può più uscire. È angosciato e angosciante.
Se anche ci fossero un’altra vita nell’aldilà o altrove, non sarebbe che un altro sogno. E ogni volta il soggetto sarebbe scontento e vorrebbe cambiare. Ma il problema è che ci identifichiamo con qualcosa di insoddisfacente: questo corpo, questa mente, questa vita, questo io.
Abbiamo svenduto il tutto per una parte, abbiamo svenduto il reale per l’irreale. Ed eccoci qua a sognare sempre qualcosa di meglio – qualcosa che non arriva mai.


1 commento:

  1. Una giusta riflessione che potrebbe aiutare a capire e circoscrivere questo momento che a tanti mette angoscia. Grazie

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