mercoledì 19 febbraio 2020

L'autoindagine


La vera conoscenza, la verità, non può che essere di prima mano. In altri termini, sei tu che devi trovarla, sei tu che devi farne un’esperienza diretta. Tutto il resto è di seconda o terza mano, riferito, interpretato, falsificato, non sicuro. Anche in campo religioso è così, anzi qui più che altrove. Qui le truffe sono all’ordine del giorno. Qui devi accettare verità, dogmi e credenze rivelate. Non puoi provare od esperire direttamente niente. Ti parlano di regole, di eventi e di personaggi del passato, e tu devi crederci sulla parola. È per questo che cianciano tanto di “fede”. Perché non possono provare nulla.
Se credi in Dio, parlaci tu direttamente. Non hai bisogno né di (inter)preti né di mediatori più o meno interessati, più o meno ignoranti. Se Dio non ti risponde, lascia perdere: è chiaro che è una fantasia della tua mente. E allora datti da fare personalmente per scoprire che cosa ci sia di vero. È chiaro che le religioni di massa danno risposte di massa, prefabbricate, inautentiche.
Le religioni sono tutte creazioni della mente umana, anche Dio. Solo la tua coscienza è lo strumento giusto. E, se mediti in modo retto, ti rivela che vivi in un mondo illusorio. In realtà, è come quando sogni: credi vere delle semplici apparenze.
Non devi dunque andare avanti a produrre fantasie, ma svegliarti dai sogni della mente. Tutto quello che credi di conoscere è inautentico, falso, posticcio. Anche la tua coscienza è condizionata e manipolata. Non devi aver fede: devi avere non-fede. Il mondo è una creazione del tuo essere. Quando non hai coscienza del mondo, dov’è il mondo? È la tua mente che lo tiene in piedi, è un sogno della tua mente. Tu sogni quando dormi, ma anche quando non dormi.
Quindi non puoi fidarti della mente. È quando sei nella non-mente, ossia quando non hai più pensieri nella mente, e neppure coscienza, e neppure fede, è allora che sei nel reale. La caratteristica del reale è che non può essere falsificato. Infatti vi accedi direttamente senza più bisogno di mente.
La mente mente sempre. Ma è anche il tuo unico mezzo di indagine – di un’indagine che non ti porta mai alla verità. Quando arrivi a capire che devi farla tacere, sei sulla strada giusta per sfrondare ogni apparenza, ogni rappresentazione. La realtà è un’altra, senza la mediazione della mente umana.
A questo serve la meditazione intesa come uno svuotamento della mente che diventa uno stare vicino all’Origine.


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