La vera conoscenza, la verità, non può che essere di prima mano.
In altri termini, sei tu che devi trovarla, sei tu che devi farne un’esperienza
diretta. Tutto il resto è di seconda o terza mano, riferito, interpretato,
falsificato, non sicuro. Anche in campo religioso è così, anzi qui più che
altrove. Qui le truffe sono all’ordine del giorno. Qui devi accettare verità,
dogmi e credenze rivelate. Non puoi provare od esperire direttamente niente. Ti
parlano di regole, di eventi e di personaggi del passato, e tu devi crederci
sulla parola. È per questo che cianciano tanto di “fede”. Perché non possono
provare nulla.
Se credi in Dio, parlaci tu direttamente. Non hai bisogno né di
(inter)preti né di mediatori più o meno interessati, più o meno ignoranti. Se
Dio non ti risponde, lascia perdere: è chiaro che è una fantasia della tua
mente. E allora datti da fare personalmente per scoprire che cosa ci sia di
vero. È chiaro che le religioni di massa danno risposte di massa, prefabbricate,
inautentiche.
Le religioni sono tutte creazioni della mente umana, anche Dio. Solo
la tua coscienza è lo strumento giusto. E, se mediti in modo retto, ti rivela
che vivi in un mondo illusorio. In realtà, è come quando sogni: credi vere
delle semplici apparenze.
Non devi dunque andare avanti a produrre fantasie, ma svegliarti dai sogni della mente. Tutto
quello che credi di conoscere è inautentico, falso, posticcio. Anche la tua
coscienza è condizionata e manipolata. Non devi aver fede: devi avere non-fede.
Il mondo è una creazione del tuo essere. Quando non hai coscienza del mondo, dov’è
il mondo? È la tua mente che lo tiene in piedi, è un sogno della tua mente. Tu
sogni quando dormi, ma anche quando non dormi.
Quindi non puoi fidarti della mente. È quando sei nella non-mente, ossia quando non hai più
pensieri nella mente, e neppure coscienza, e neppure fede, è allora che sei nel
reale. La caratteristica del reale è che non può essere falsificato. Infatti vi
accedi direttamente senza più bisogno di mente.
La mente mente sempre. Ma è anche il tuo unico mezzo di indagine –
di un’indagine che non ti porta mai alla verità. Quando arrivi a capire che
devi farla tacere, sei sulla strada giusta per sfrondare ogni apparenza, ogni
rappresentazione. La realtà è un’altra, senza la mediazione della mente umana.
A questo serve la meditazione intesa come uno svuotamento della
mente che diventa uno stare vicino all’Origine.
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