Credenti per inerzia
Si può essere credenti per inerzia – cattolici, musulmani, ebrei,
induisti, buddhisti, ecc. Il credente per inerzia è colui che non si pone alcun
problema sulla fondatezza o sulla veridicità della propria religione ed
aderisce semplicemente al complesso di credenze che gli sono state tramandate.
Una persona del genere non è curiosa, non è veramente interessata alla
spiritualità, non compie alcuna ricerca personale.
Ma possiamo dire che
sia un vero credente?
No, non possiamo. Un
vero credente è colui che, partendo da dubbi e domande, sceglie consapevolmente
ciò in cui crede. Chi non lo fa è in realtà un conformista, poiché si attiene
solo a quanto gli è stato detto da altri. In fondo, una fede del genere è il
risultato di un condizionamento ben riuscito.
La vera fede deve
invece venire, non da una tradizione, ma da una frequentazione assidua, da una
familiarità, con la propria essenza più profonda, con la propria anima, che,
una volta interrogata e risvegliata, ci dice che cosa seguire o non seguire.
Ma potresti accettare,
per esempio, che la famiglia o un prete scegliessero per te la persona da
amare? Purtroppo succede anche questo. E tu non vivi mai in prima persona.
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