Il mondo è meraviglioso. D'accordo. Ma è anche terribile. E lo stesso si può dire di tutto.
Ogni cosa ha due aspetti. Bene e male, positivo e negativo... sono sempre intrecciati, compresenti e complementari.
Se ci si abitua a ragionare così - osservando contemporaneamente le due facce della medaglia -, la finiremo con questa sciocchezza del pessimismo/ottimismo, e vedremo finalmente la realtà. Questa è una prima forma di trascendenza, al di là del dualismo mentale. E spetterà a noi far pendere il piatto della bilancia in un senso o nell'altro.
Negli stati d'animo, nei giudizi, ogni volta, bisogna ritornare all'origine del continuum soggetto-oggetto – poco prima - e decidere quale oggetto avere, quale visuale adottare. La responsabilità è tutta nostra.
Come diceva Schopenhauer, il mondo è rappresentazione. Ma una rappresentazione che è possibile cambiare.
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