domenica 16 febbraio 2020

I due passaggi


Attualmente, la nostra coscienza è la base di tutto, è il nostro strumento conoscitivo - senza coscienza non c’è conoscenza. Ma è anche la base di tutti i nostri guai.
Quando non c’era, c’era la pace assoluta, il vero stato eterno, al di là del bene e del male, dell’essere e del non essere.
Ma poi è emersa la volontà di ex-sistere, di uscir fuori, e sono nati l’universo, la coscienza e tutti i suoi problemi.
Non c’è scopo in questo salto, se non la volontà di vivere ed essere coscienti.
In meditazione comprendiamo l’intero processo, prendendone le distanze.
Ce ne distacchiamo per uscire dallo stato di divisione e ritrovate lo stato di unione e di completezza, dove non ci sono nemmeno più l’esperienza e la conoscenza.
Non c’è dunque da aver paura della morte, ma semmai della vita, e, soprattutto, dei terribili passaggi tra la vita e la morte e la morte e la vita.

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