Dimenticatevi per un po’ tutte le immagini e le
interpretazioni religiose di Dio e tenete solo conto di ciò che osservate sul
modo in cui è stato fatto il mondo. La prima cosa che ci nota è che la vita
deve nutrirsi di altra vita e che quindi tutti devono uccidere per vivere
(animali o vegetali). Questo fa pensare a un Dio macellaio e ad un carnaio di
esseri viventi dove, di volta in volta, ognuno è preda o cacciatore. E non c’è
nessuna pietà per i deboli che devono fare da pasto.
La seconda cosa che si nota è l’impulso sessuale invasivo e
pervasivo, per cui tutti devono accoppiarsi il maggior numero possibile di
volte, senza tanto guardare per il sottile.
Le specie viventi sono dunque animate da furia omicida (per
mangiare) e da furia sessuale (per riprodursi). Tutto il resto passa in seconda
linea.
Se volessimo fare un ritratto di un creatore, dovremmo
immaginarcelo come una forza cannibalesca e ossessiva, priva di ogni
considerazione per il singolo individuo.
Questo è sperimentabile e osservabile da tutti. Il resto
sono speculazioni umane.
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