Se la vita è sogno, il sogno notturno
sarebbe un ulteriore sogno di chi sogna, un sogno di secondo livello.
Forse, questa idea ci spaventa, perché
tutto ci sembra illusorio, effimero e inconsistente.
D’altra parte, se qualcosa finisce di
colpo, vuol dire proprio che è un sogno. E un giorno ci sveglieremo.
Ma il fatto che la “realtà” sia una
specie di sogno o di film che concepiamo e proiettiamo nella nostra testa ci dà
anche una grande libertà.
Infatti, i problemi non sono più
qualcosa di drammatico e possiamo prendere le distanze anche dai nostri
attaccamenti alle cose.
Acquisiamo equilibrio e possiamo
osservare con distacco il gioco delle gioie e dei dolori, il gioco della vita e
della morte.
Ma resta un problema: la morte è il
risveglio o un’altra forma di sogno? Insomma, quando finirà la sequenza dei
sogni?
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