La gente
pensa che il paradiso o l’illuminazione siano stati sublimi, impossibili da
descrivere. Ma, se oggi è una bella giornata di primavera, né calda né fredda,
con le piante che germogliano e gli uccelli che cantano, e, se non hai motivi
di star male, di inquietarti e di agitarti, ma sei tranquillo, disteso e calmo,
senza desideri e senza rimpianti, senza pensieri e senza ansie… che cosa può
esserci di migliore nella “terra pura”, in paradiso o nello stato di illuminazione?
Ci sei
già - dimentico del tuo ego, ma perfettamente consapevole.
Che cosa
aggiungerebbero un Dio o un po’ di cori angelici?
Nell’essere
naturali, in armonia col tutto, si trova il vertice dell’esperienza.
Certo,
non può durare a lungo. Ma in questo consiste il compito della meditazione: da
una parte prolungare ed eliminare i motivi di disturbo, e dall’altra parte
ricordarsi, quando le cose vanno male, che c’è un’isola di beatitudine, non
troppo lontana.
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