Ma come è facile imporre una dittatura!
Prima ci si fa eleggere magari con metodi democratici, poi s’incomincia con la
disgregazione delle leggi libertarie, quindi si propone un referendum popolare
su una trasformazione in senso “presidenzialista” della costituzione, lo si vince
con le buone o con le cattive, si inventa o si rafforza l’idea di un nemico comune
e infine si ottiene l’appoggio della religione.
E la religione non si tira mai
indietro. Avete mai sentito una religione che critichi un dittatore? Avete mai
sentito di religiosi che protestino contro l’Autorità?
La dittatura ottiene l’appoggio della
religione e la religione ottiene una serie di benefici. In fondo, le due mirano
allo stesso scopo: tenere sotto controllo il popolo. E il popolo, che per lo
più non ama la libertà e vuole un Padrone, firma la propria condanna alla
decadenza.
Ma che bello avere un dittatore o un
Dio! Questo ci esime dal pensare e dal decidere. La responsabilità è tutta di
uno. Basta ubbidire.
Peccato che il dittatore, umano o
divino, faccia i propri interessi e non i nostri.
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