mercoledì 19 aprile 2017

Dittatura e religione

Ma come è facile imporre una dittatura! Prima ci si fa eleggere magari con metodi democratici, poi s’incomincia con la disgregazione delle leggi libertarie, quindi si propone un referendum popolare su una trasformazione in senso “presidenzialista” della costituzione, lo si vince con le buone o con le cattive, si inventa o si rafforza l’idea di un nemico comune e infine si ottiene l’appoggio della religione.
E la religione non si tira mai indietro. Avete mai sentito una religione che critichi un dittatore? Avete mai sentito di religiosi che protestino contro l’Autorità?
La dittatura ottiene l’appoggio della religione e la religione ottiene una serie di benefici. In fondo, le due mirano allo stesso scopo: tenere sotto controllo il popolo. E il popolo, che per lo più non ama la libertà e vuole un Padrone, firma la propria condanna alla decadenza.

Ma che bello avere un dittatore o un Dio! Questo ci esime dal pensare e dal decidere. La responsabilità è tutta di uno. Basta ubbidire.

Peccato che il dittatore, umano o divino, faccia i propri interessi e non i nostri.

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