Non viviamo
in un mondo semplice, facile e lineare, un mondo che vuole solo la nostra
liberazione e il nostro progresso. Se così fosse, saremmo molto più avanti.
Strappare
i segreti al mondo è difficile, faticoso e pericoloso. L’universo vuole la
nostra liberazione ma anche la nostra schiavitù, l’illuminazione ma anche
l’oscurità, la chiarezza ma anche l’ignoranza e la confusione. Se siamo
ottimisti, possiamo pensare ad un gioco; se siamo pessimisti, possiamo pensare
ad una inimicizia cosmica, ad una forza che ci ostacola, ad un Dio che ci vuole
prigionieri e che ci fa pagare tutto.
Ad ogni
passo avanti, corrisponde un passo indietro. Ad ogni avanzamento, una
regressione. Ad ogni vittoria, un nuovo ostacolo.
A
livello mitologico, potremmo parlare di Dio e Satana.
Ai
grandi liberatori dell’umanità, saggi, filosofi, scienziati, mistici, santi…
non è stato risparmiato nulla. Hanno dovuto lottare duramente e superare prove
di ogni genere. Tanto per dirne una, citiamo il caso di Gesù – non solo
crocifisso, ma anche tradito dai suoi seguaci, in vita e dopo, ieri come oggi.
Ci
troveremmo in un mondo ostile o addirittura maligno se non sapessimo che vi è
una perfetta corrispondenza fra noi e il mondo: il mondo ha creato noi così
come siamo, e noi stessi lo abbiamo voluto così com’è.
Potremmo
dunque dire tutto si riduce ad un combattimento interiore, se non fossimo
consapevoli che la contrapposizione fra interno ed esterno, fra dentro e fuori,
è uno dei tanti dualismi che impestano la mente creatrice, che è poi la nostra
stessa mente.
L’opera
di liberazione è veramente complessa. Non abbiamo soltanto nemici esterni – ma
anche noi siamo nemici di noi stessi.
Più che
lottare, dobbiamo calmarci, essere pazienti e determinati, ma anche essere
saggi, intelligenti e furbi.
Lottiamo
come se avessimo un nemico che ci
vuole ostacolare e uccidere. Il nostro dramma è il dramma cosmico.
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