martedì 25 aprile 2017

L'albero della conoscenza vietata

I giovani devono ogni volta rifare da capo il loro patrimonio di conoscenze, studiando, apprendendo e faticando per decenni. Ma, ad ogni generazione, si perdono le conoscenze, le esperienze e i ricordi. È evidente che lo spreco è enorme perché la vita umana è troppo breve.
Pensiamo a cosa sarebbe l’uomo se potesse vivere cinquemila anni, così come succede a certi alberi. Sarebbe già un dio.
Ma proprio questo non piace alla Suprema Autorità cosmica, che è gelosa e non ama affatto chi vuole rendersi indipendente. Mette dunque i bastoni fra le ruote. Dà una lunga vita agli alberi perché non pensano. Ma non agli uomini che potrebbero insidiarla.
Questa è la logica dei padri-padroni e dei dittatori. Non vogliono che i figli crescano e si emancipino.
Il Diavolo-Dio che ci governa, la Forza che da una parte ci dà la spinta a liberarci è anche quella che ci ostacola e ci vuole mantenere in uno stato di minorità, di oscurità e di ignoranza – un perfetto esempio dell’ambivalenza, dell’ambiguità e della contraddittorietà che sovrasta il mondo.

Il mondo sembra essere stato fatto da un folle schizofrenico.

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