La
meditazione è un modo particolare per predisporre la mente di fronte alla
realtà. Di solito, infatti, noi siamo immersi nel mondo, lo viviamo con
aderenza e utilizziamo la mente in modo involontario. Al punto che non siamo
noi che pensiamo, ma siamo pensati.
In altri termini, tutto funziona in modo reattivo e automatico. La situazione
in cui siamo immersi produce una serie di input che faranno sorgere una serie
di pensieri.
In
meditazione, ci distacchiamo da tale modello e ci mettiamo in osservazione.
Questo ascolto non è una semplice autoanalisi, ma un lasciar perdere i
tentativi di interpretazione e soprattutto un lasciar cadere la mente che dà
giudizi e che pensa in modo condizionato, duale.
Proviamo
per esempio a stare qualche minuto senza dare giudizi, senza utilizzare
concetti contrapposti (buono/cattivo, alto/basso, prima/dopo, ecc.). Restiamo semplicemente
aperti, in un puro ascolto. Allora possono entrare ispirazioni e suggerimenti
insoliti.
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