Non ho nulla contro le esperienze di
pre-morte. E non dico neppure che siano tutte inventate.
Dico solo che si tratta soltanto di
stati di pre-morte. Dove si aprono le
porte dell’inconscio ed è ancora attiva la mente empirica, con tutte le sue
immagini, le sue illusioni, i suoi sogni e i suoi miti.
Tant’è vero che a qualcuno appaiono le
immagini e i simboli della propria fede e della propria religione.
La morte, la vera morte, avviene dopo, e lì entra in campo un’altra
dimensione della mente, dove ci si accorge che ciò in cui credevamo era
infondato.
Ciò che colpisce di queste esperienze è lo stato di confusione e di smarrimento - tutto il contrario di una maggior apertura della mente. Non è questo cui dobbiamo aspirare. Già su questa terra siamo troppo trasognati e stupidi.
Ciò che colpisce di queste esperienze è lo stato di confusione e di smarrimento - tutto il contrario di una maggior apertura della mente. Non è questo cui dobbiamo aspirare. Già su questa terra siamo troppo trasognati e stupidi.
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