Noi siamo abituati a pensare che le cose nascano dall'essere. Ma, in
una intervista radiofonica, il fisico Guido Antonelli spiega due concetti: che
l’universo nasce da un’evoluzione del vuoto e che la somma delle sue energie è
zero. Il vuoto non è il nulla, ma la condizione di possibilità di tutti i i
pieni.
Il
vuoto iniziale è pieno di tutto, è dinamico e contiene tutti gli opposti.
Inoltre, per sua natura, l’universo è fragile, precario e il suo stato di
equilibrio potrebbe guastarsi portando al suo collasso.
Concetti
come questi li ritroviamo nel taoismo e nel buddhismo. La realtà nasce da una
vacuità che è l’insieme delle possibilità.
Dal
nostro punto di vista, questo significa che, per ritrovare l’origine di tutto,
dobbiamo essere in grado di avvicinarci non all’essere, ma alla non-mente.
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