Possiamo imparare tutte le norme etiche
e i comandamenti di questo mondo (fate il bene e non il male, siate generosi,
amate il prossimo, non rubate, non uccidete, non fornicate, ecc.) presenti in
ogni religione e in ogni codice penale, ma tutto ciò non servirà a niente… se non
cerchiamo di osservare, di analizzare e di conoscere noi stessi.
Senza la conoscenza di sé, senza il “conosci
te stesso”, resteranno lettera morta.
Quante persone conosciamo che, per
ipocrisia, per dissociazione o per ignoranza, credono di fare il bene, mentre, nel
loro egocentrismo, nel loro narcisismo, seguono solo interessi personali – e dunque
fanno il male?
Se non conosciamo come siamo fatti,
come ci comportiamo in pratica, come reagiamo, quali sono le nostre motivazioni
profonde, se non ci “vediamo”, se non ci critichiamo, le idee, le opinioni, le
fedi, le preghiere, le meditazioni e le migliori intenzioni saranno inutili.
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