Quando nasciamo, siamo tutti autentici.
Ma poi tutti si impegnano, e vengono impegnati, a non essere ciò che sono. La
crescita e l’educazione sono un grande lavoro di mistificazione e di falsificazione.
Ora è difficile recuperare ciò che
eravamo in origine. La società e noi stessi ci hanno imposto tante maschere,
tanti ruoli, più o meno artificiosi.
Dunque, per essere autentici, dobbiamo
compiere un lavoro di spoliazione, dobbiamo spogliarci di tanti atteggiamenti
falsi che ci siamo o che ci sono stati sovrapposti.
Tanto per ingannare il tempo nell’attesa
dell’apertura spontanea dell’essere. La porta, infatti, è stretta (lo diceva
già Gesù), e può passarvi solo chi si libera dei troppo vestiti che ha
indossato.
Belle riflessioni!
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