Purtroppo
le parole non sono in grado di descrivere l’esperienza della meditazione – che la
si chiami presenza mentale, satori o samadhi. Il motivo è che manca la
tonalità.
La
“a” è una vocale unica, ma però può avere varie tonalità: acuta, grave, alta,
bassa, breve, prolungata, ecc.
Questo
succede con le parole. Posso dire “presenza mentale” per tutte le esperienze di
un certo tipo. Ma non posso indicarne la tonalità o l’intensità.
C’è
presenza mentale e presenza mentale, samadhi e samadhi… Ci vorrebbe una specie
di notazione musicale per esprimere certe esperienze. Che comunque sono al di là
della nostra possibilità si esprimerle a parole.
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