Tutti noi viviamo all’interno di
società capitalistiche che ci costringono ad affannarci continuamente per
guadagnare i soldi necessari a vivere.
Ma quanti sono i soldi necessari a
vivere? E quanta vita ci portano via?
Anche questa misura è imposta dalla
società, ed è tale da impedirci la pace mentale. Molti di noi, infatti, sono al
di sotto di questa misura e sono costretti a correre come topi impazziti per
provvedere al proprio mantenimento.
Lo stato di penuria materiale diventa
un assillo mentale e dunque un impedimento a raggiungere non dico la felicità
ma neppure la serenità. Le società sono fatte in modo che ci siano pochi ricchi
e molti poveri. E che tutti siano preoccupati. Come uscire da questo circolo
vizioso?
Ridimensionando i nostri desideri e i
nostri bisogni, che spesso non sono affatto i nostri, ma quelli imposti dalla società.
Anche a questo serve la meditazione: a
chiederci quali siano i nostri veri
bisogni.
Ovviamente, il discorso vale per quelli
che hanno poco, non per quelli che non hanno niente. Ma avere una mente lucida ci
aiuterà comunque a vedere il problema chiaramente e a risolverlo sia a livello
individuale sia a livello sociale.
Vero, i bisogni indotti e artificiosi impediscono all'uomo di vivere una vita autentica.
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