Le contraddizioni esistono solo a
livello della parole e del pensiero, non nella realtà. Per esempio, luce ed
ombra sono due facce della stessa moneta. Ma la mente deve distinguerle per
orizzontarsi in questo mondo del dualismo.
Eppure, nella vita quotidiana,
capiamo benissimo che, per esempio, amore e odio, attrazione e repulsione, bene
e male, ecc. possono essere compresenti.
Certo è necessario distinguere tra
aiutare una vecchietta ad attraversare la strada e travolgerla. Uno è bene,
l’altro è male.
Ma resta il fatto che, per
trascendere la mente comune, è necessario ragionare in questi nuovi termini,
dilatando la nostra comprensione delle cose e portando la mente a contatto con
la mente ultima.
La mente ultima sa che aiutare la
vecchietta o travolgerla sono due facce della stessa medaglia. Se esiste una
possibilità, esiste anche l’altra. È la mente comune che ad un certo
punto vuol decidere. E de-cidere vuol
dire proprio tagliare, dividere.
Se però vuoi restare nella realtà
unitaria, non devi de-cidere. Dimora nel campo delle possibilità, senza
scegliere, senza distinguere. Finché rimani lì, nulla è fatto, nulla è perduto,
nulla è rovinato. Ma non appena ti muovi… che disastro! Tagli o sei tagliato.
Come diceva Chuang-tzu, l’albero
inutile nessuno lo taglia.
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