giovedì 2 febbraio 2017

Il principio della vita

La vita si nutre si altra vita: non c’è modo di sfuggire a questo principio. Mangiare, respirare, muoversi significa distruggere altra vita: vegetale, animale, insetti, virus, ecc.  In India ci si mette una mascherina sulla bocca per evitare di ingerire insetti, batteri, ecc. E se una zanzara vi punge, dovete lascia fare: in fondo sta mangiando anche lei. Ma basta camminare per uccidere chissà quanti insetti. Figuriamoci, quando si mangia.
Il nostro stesso intestino è pieno di batteri che, se prendiamo un antibiotico, vengono distrutti a miliardi.
Mangiare, nutrirsi, spostarsi, vivere… significa uccidere.
Questo ci dà un’idea precisa del mondo in cui ci troviamo – del meccanismo - e del Meccanico - che ha congegnato questo cosmo.
Non un’idea bonaria – come vorrebbero farci credere le religioni – ma un’idea violenta. Non potete aprire una porta senza un certo sforzo, non potete neppure far l’amore senza compiere un certo sforzo. Forza, violenza, energia, uccisioni…tutto ciò è stato programmato dalla Mente creatrice – che non può essere soltanto buona ed equa.
Non vi aspettate neppure che l’universo sia giusto. Può essere terribilmente ingiusto e feroce. Siete mai entrati nel reparto di oncologia infantile di un ospedale? Avete mai visto gli effetti devastanti di un terremoto?Non c’è giustizia. Una violenza invincibile, una ingiustizia incomprensibile è dappertutto.
Da noi si pensa che ci sia un Dio che riparerà tutto – in un aldilà. Ma questo non ci spiega la violenza ingiusta che è avvenuta prima. Era un giochetto di Dio per compensarci o punirci, per metterci alla prova? Sembra un giochetto scemo e comunque sadico. Non è bontà.
In Oriente si crede che la legge del karma spieghi tutto. Se un bambino muore a cinque anni, è perché in una vita precedente aveva fatto del male. Se un terremoto uccide tremila persone, è perché in quel luogo si erano reincarnate anime di persone che avevano fatto del male. Se un aereo cade con duecento persone, è perché lì viaggiavano individui che dovevano essere puniti per peccati precedenti. Se un dittatore malvagio massacra migliaia o milioni di persone, queste persone dovevano essere colpevoli di qualcosa, in questa vita o in una precedente.
Sarà. Ma tutte queste idee sembrano un tentativo di dare un senso a ciò che senso non ha, uno forzo di razionalizzare l’assurdo o l’ingiusto. E, siccome noi non abbiamo nessuna prova che siano fondate, dobbiamo aspettarci che l’ingiustizia e la violenza si abbattano su di noi e su chiunque altro in ogni momento. E che il buono patisca e il cattivo fiorisca.
Quale Bontà suprema può aver creato tutto ciò?

No, non c’è bontà senza cattiveria, non c’è logica senza assurdo, non c’è giustizia senza ingiusto. Accettare la realtà è accettare violenza, ingiustizia, assurdità, non-senso. Se non lo facciamo, se crediamo a principi di razionalità, di senso, di buonsenso, di equità e di bontà, prima o poi subiremo smentite distruttive.

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