La vita si nutre si altra vita: non
c’è modo di sfuggire a questo principio. Mangiare, respirare, muoversi
significa distruggere altra vita: vegetale, animale, insetti, virus, ecc. In India ci si mette una mascherina sulla
bocca per evitare di ingerire insetti, batteri, ecc. E se una zanzara vi punge,
dovete lascia fare: in fondo sta mangiando anche lei. Ma basta camminare per
uccidere chissà quanti insetti. Figuriamoci, quando si mangia.
Il nostro stesso intestino è pieno di
batteri che, se prendiamo un antibiotico, vengono distrutti a miliardi.
Mangiare, nutrirsi, spostarsi, vivere…
significa uccidere.
Questo ci dà un’idea precisa del
mondo in cui ci troviamo – del meccanismo - e del Meccanico - che ha congegnato
questo cosmo.
Non un’idea bonaria – come vorrebbero
farci credere le religioni – ma un’idea violenta. Non potete aprire una porta
senza un certo sforzo, non potete neppure far l’amore senza compiere un certo
sforzo. Forza, violenza, energia, uccisioni…tutto ciò è stato programmato dalla
Mente creatrice – che non può essere soltanto buona ed equa.
Non vi aspettate neppure che l’universo
sia giusto. Può essere terribilmente ingiusto e feroce. Siete mai entrati nel
reparto di oncologia infantile di un ospedale? Avete mai visto gli effetti
devastanti di un terremoto?Non c’è giustizia. Una violenza invincibile, una
ingiustizia incomprensibile è dappertutto.
Da noi si pensa che ci sia un Dio che
riparerà tutto – in un aldilà. Ma questo non ci spiega la violenza ingiusta che
è avvenuta prima. Era un giochetto di Dio per compensarci o punirci, per
metterci alla prova? Sembra un giochetto scemo e comunque sadico. Non è bontà.
In Oriente si crede che la legge del
karma spieghi tutto. Se un bambino muore a cinque anni, è perché in una vita
precedente aveva fatto del male. Se un terremoto uccide tremila persone, è
perché in quel luogo si erano reincarnate anime di persone che avevano fatto
del male. Se un aereo cade con duecento persone, è perché lì viaggiavano individui
che dovevano essere puniti per peccati precedenti. Se un dittatore malvagio
massacra migliaia o milioni di persone, queste persone dovevano essere
colpevoli di qualcosa, in questa vita o in una precedente.
Sarà. Ma tutte queste idee sembrano
un tentativo di dare un senso a ciò che senso non ha, uno forzo di
razionalizzare l’assurdo o l’ingiusto. E, siccome noi non abbiamo nessuna prova
che siano fondate, dobbiamo aspettarci che l’ingiustizia e la violenza si
abbattano su di noi e su chiunque altro in ogni momento. E che il buono patisca
e il cattivo fiorisca.
Quale Bontà suprema può aver creato
tutto ciò?
No, non c’è bontà senza cattiveria,
non c’è logica senza assurdo, non c’è giustizia senza ingiusto. Accettare la
realtà è accettare violenza, ingiustizia, assurdità, non-senso. Se non lo
facciamo, se crediamo a principi di razionalità, di senso, di buonsenso, di
equità e di bontà, prima o poi subiremo smentite distruttive.
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