Quando otteniamo qualcosa che
desideravamo, ci sentiamo per un po’ soddisfatti – e pensiamo che questa sia la
via della felicità e della liberazione. Quindi ci mettiamo alla ricerca di una
ripetizione della situazione o di un nuovo sollievo del genere. Ma presto ci
accorgiamo che la ricerca è infinita, perché il sollievo è temporaneo e le “cose”
da ottenere sono troppe.
Se siamo intelligenti, prima o poi
capiamo che questa via porta solo a minimi assaggi di felicità e di
liberazione. Infatti, non è l’oggetto ottenuto che ci dà il nostro piccolo e
breve orgasmo, ma la fine del nostro desiderio acquisitivo,ossia di una mancanza.
La vera felicità è questa: non l’appagamento
di un desiderio compulsivo, ma la liberazione dal
desiderio.
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