Gli uomini si distinguono dagli altri
animali perché sono più consapevoli.
Ma questo non significa che abbiano tutti lo stesso grado di consapevolezza e
che siano al massimo della consapevolezza possibile. In realtà esiste una lunga
scala di consapevolezza di cui noi siamo ai primi gradini.
Essere consapevoli non è facile.
Talvolta è più che altro un pensiero.
Di solito, per trasformare il
pensiero della consapevolezza in una vera esperienza utilizziamo il respiro. Il
respiro è qui, è ora, è presente, è reale, è fisico; non può essere una
semplice idea.
Ma tutte le percezioni fisiche sono
mediate dal pensiero. Si tratta infatti di impulsi che vengono raccolti e
interpretati dalla mente.
È per questo che è così difficile
essere in contatto con la realtà. Noi siamo in contatto con la mente che
interpreta la realtà. Non riusciamo mai ad essere in contatto direttamente, senza intermediari, con le
cose reali.
A meno che non entri in campo l’attenzione/concentrazione
- un’attenzione/concentrazione capace di uscire da ogni mediazione mentale per
portarci sempre più a contatto con la realtà.
Questa è l’apertura della mente
provocata dalla meditazione.
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