Molte persone, più che credere in
Dio, “auspicano” che esista. Vogliono che esista - alle loro condizioni. Ossia
cercano un protettore divino, qualcuno che le assista e che le protegga dai
pericoli. Ma Dio non sta alla nostre
condizioni.
Prima o poi, questa fede ingenua
viene sconfitta dalla semplice scoperta che, quando invochiamo Dio per
risolverci un grave problema, non riceviamo nessuna risposta, nessuna
protezione.
Allora finiamo per non credere più a
nulla.
Ma ciò che dobbiamo capire è che noi
siamo dei microcosmi e che, prima di invocare una forza esterna, dobbiamo
evocare quella stessa forza interiormente. Non c’è nulla di esterno che non sia
anche interno.
Se invochiamo Dio senza aver evocato
il corrispondente di quella forza dentro di noi, non riceveremo risposta.
Dio non è il “totalmente altro” come
dicono certi teologi, ma il completamente Sé.
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