Non possiamo non dirci
cristiani? Se il cristianesimo è la religione dell’amore, come possiamo
avversarlo?
Perché ha anche un altro
volto, un volto sgradevole e negativo.
Prendiamo la parabola del
convito in Luca 14. Qui c’è un “padrone di casa” che organizza una cena e
dirama gli inviti. Ma tutti si scusano e rispondono che non ci andranno. Come
mai? Evidentemente il tizio non era simpatico, non piaceva, non era un tipo
cordiale, aveva un brutto carattere, voleva spadroneggiare e imporre a tutti la
sua volontà.
In effetti, l’uomo mostra
subito il suo carattere e, “irritato” manda il suo servo a prendere per le
piazze e per le vie tutti i poveracci che avrebbe trovato. Il servo esegue
l’ordine e dice: “Ho fatto come mi hai detto, ma c’è ancora posto”. Allora il
“padrone” ordina: “Esci per le strade e lungo le siepi, e spingili a entrare (compelle intrare, in latino), perché la
mia casa si riempia. Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati
assaggerà la mia cena!”
Che dire? Si conferma che
aveva un brutto carattere, che era collerico, che non accettava rifiuti e che
era disposto a usare la forza per avere commensali alla sua cena. Si conferma
che era un tiranno, una specie di boss, che voleva imporre a qualunque costo la
sua volontà.
Nella versione di Matteo 22,
l’energumeno è ancora più antipatico e violento: è un re che organizza un
banchetto di nozze per suo figlio. Anche qui invia i suoi servi a convocare
invitati, ma nessuno vuol andare. Non sia mai detto! Il despota s’arrabbia e
manda per la seconda volta i suoi servi a trovare commensali. Anche questa
volta la gente non vuole accettare e qualcuno insulta i servi e ne uccide
qualcuno.
Allora il re si indigna e,
mandate le sue truppe, uccide quegli assassini e dà alle fiamme la loro città.”
A questo punto, invia i suoi servi ai “crocicchi delle strade” a raccogliere un
po’ di gente, buoni e cattivi. Ma, entrato nella sala delle nozze, si accorge
che “un tale non indossava l’abito nuziale.” Non sia mai detto! Monta su tutte
le furie, insulta il poveretto e ordina ai suoi giannizzeri: “Legatelo mani e
piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti!”
Insomma, si capisce perché
la gente non volesse accettare gli inviti di un despota del genere. Lo
conosceva e sapeva che era un brutto tipo, pronto a violentare chiunque gli si
opponesse.
Voi accettereste un invito
del genere? E, anche se ci andaste, lo fareste con un animo amichevole,
cordiale e ben disposto?
Questo è l’altro volto di
Gesù, l’altro volto del Dio di Gesù. Un dittatore, un tiranno, un
prevaricatore, un prepotente.
In sostanza, non ammette
rifiuti.
Dove sono l’amore e la
misericordia? Dov’è il rispetto per le opinioni, per le volontà e per i diritti
degli altri?
Questo è l’altro aspetto del
cristianesimo che si è palesato in tutta la sua storia. Una religione
dominatrice e prevaricatrice che vuole ridurre tutti in suo potere, che non
ammette dissensi o critiche, che è pronta a distruggere chiunque la pensi diversamente.
Non molto dissimile da quella dei fanatici attuali dell’Islam.
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