Oggi siamo
bombardati da notizie che arrivano da ogni parte del mondo. E i mass media, per
far colpo, per vendere di più, per catturare l’attenzione della gente, scelgono
e accentuano le cattive notizie, le sciagure, le disgrazie, i delitti, i
crimini. Il risultato è che ci sembra di vivere in un gran brutto mondo e
veniamo colpiti da stress.
Se ci
rifugiassimo in un paesino e non ascoltassimo radio e televisioni e non
navigassimo in rete, ignoreremmo questo diluvio di notizie. E saremmo più
sereni.
Non potendo
però isolarci dal mondo, dobbiamo in qualche modo corazzarci contro questo
bombardamento, stando più attenti alla nostra vita concreta, al momento
presente, alla conservazione della calma. Dobbiamo imparare ad apprendere senza
farci prendere da crisi di panico e di pessimismo.
E dobbiamo
pensare che questo processo di globalizzazione è qualcosa di positivo in quanto
segna la nascita di una coscienza mondiale.
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