Siamo
continuamente bombardati da percezioni, sensazioni, emozioni, sentimenti,
volizioni e pensieri di ogni tipo. Con questi strumenti ci sembra di cogliere
la realtà, ma in effetti siamo noi a ricostruirla. Partendo dalle più semplici
percezioni arriviamo a concepire “oggetti” che sono nostre esperienze. Non
possiamo dunque dire che cosa ci sia “là fuori”, nel mondo, anche perché noi e
il mondo siamo interconnessi e ci influenziamo a vicenda in mille modi.
Però ne
siamo consapevoli. Questo è importante. La consapevolezza non è coinvolta nelle
nostre percezioni. È qualcosa che sta al di sopra o al di sotto, sempre
presente e sempre distaccata. Per sua natura è tranquilla, trasparente,
non-coinvolta e chiara.
Se vogliamo
quindi sfuggire alla sofferenza, alla tensione, alle interpretazioni, un posto
in cui rifugiarci lo abbiamo sempre.
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