Per liberarci di
Assad, stiamo distruggendo la Siria; per liberarci di Gheddafi, abbiamo
distrutto la Libia; per liberarci di Hitler, abbiamo distrutto la Germania; per
liberarci di Mussolini, abbiamo distrutto l’Italia…
Quando un
popolo cade o si consegna nelle mani di un dittatore o di un autocrate, sarà
impossibile liberarlo se non distruggendo gran parte dello stesso popolo. Per
liberarci di uno di questi despoti, di un solo uomo, dobbiamo mettere a ferro e
a fuoco l’intero paese.
Ma il problema
è che il popolo è il primo responsabile. Perché si è fatto sedurre, perché si è
affidato ad un accentratore, ad un prepotente, ad uno che si credeva un
Padreterno insostituibile. In Italia, per liberarci di Berlusconi, abbiamo
subito i danni economici di una guerra durata vent’anni, e ancora oggi paghiamo.
La colpa è dei
popoli che non sanno ragionare con la propria testa, di una cultura che non
apprezza l’autonomia di giudizio del singolo e che cerca la salvezza in un solo
uomo. La colpa è collettiva e si paga collettivamente.
Nessun commento:
Posta un commento