Di solito, il
nostro amore e quindi la nostra felicità sono condizionati. “Ti amerò se mi
amerai… Ti amerò se ti comporterai in un certo modo…” Dunque, il nostro amore e
la nostra felicità dipenderanno da qualcun altro. Questo è l’amore passionale e
romantico. È come una banderuola al vento e, in ogni momento, può lasciar posto
alla mancanza, al tradimento, all’abbandono, alla sofferenza. Sempre legato a
sentimenti di reciprocità e di possesso è sempre minacciato dalla paura della
perdita.
Ma c’è un amore-felicità
che non dipende da alcuna condizione, che non è legato al desiderio, che non
vuole cambiare persone e cose, che non cerca un contraccambio.
Scaturisce
spontaneamente dal fondamento dell’essere, si applica a tutto, non fa
distinzioni, non pretende niente.
Il nostro
stato fondamentale è intrinsecamente felice perché ha una natura luminosa,
aperta, comprensiva. Siamo noi che lo oscuriamo attraverso mille pretese, mille
pensieri e mille sentimenti negativi.
Ma non è
qualcosa che si trovi come un oggetto. Solo se smettiamo di interferire con le
nostre attività mentali, possiamo recuperarlo.
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