In certi
momenti ci sentiamo spazzatura, persone senza valore, microbi insignificanti,
nullità. In altri momenti ci sentiamo tutto.
Ma questo
sentirsi tutto non significa gonfiare il nostro ego; significa piuttosto
sentirsi collegati al tutto, parti del tutto, microcosmi completi cui non manca
nulla.
Sembrano due
poli opposti, due situazioni che si escludono a vicenda. Ma, se approfondiamo,
anche essere nulla è penetrare in una aperta vastità infinita che può essere
tutto.
La logica non
ci aiuta; il cuore sì.
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