domenica 27 settembre 2015

La spiritualità del sesso

Una grande colpa delle religioni di massa, oltre a quella di aver reso la religione uno strumento di sottomissione e di omaggio al potere, è quella di aver distrutto la spiritualità del sesso, riducendolo a semplice strumento di riproduzione.
C’è molto di più. Per esempio, nel sesso tantrico, l’uomo e la donna diventano le due polarità fondamentali, e quindi le due divinità di sesso opposto, che si uniscono per sperimentare il profondo senso estatico della vita. I due perdono la separazione, annullano io e pensieri e trascendono. Quale altra esperienza può dare tanto?
Gli antichi maestri tibetani avevano una compagna, non erano casti sacerdoti. Ed anche i loro dei erano concepiti a coppie.
La divinità generatrice veniva rappresentata da una vera unione sessuale e spirituale (yab-yum) trail principio maschile e il principio femminile, proprio come nel taoismo cinese (yang-yin).
Anche nella religione egizia esisteva una coppia divina (Osiride, Iside), con tanto di figlio (Horus). Lo stesso avveniva nella religione greco-romana, dove gli dei avevano non solo consorti, ma anche amanti.
Ma in un piccolo paese del Vicino Oriente, Israele, esisteva una religione in cui Dio era concepito come un maschio dominante, senza controparte femminile. Purtroppo, questa civiltà scrisse un grande libro, la Bibbia, che ebbe un’influenza decisiva sia sul cristianesimo sia sull’islam. E così si affermò l’idea di un Dio triste e solitario.
Il cattolicesimo, erede del paganesimo, avvertì la mancanza di una presenza femminile nell’immagine della divinità, e, allora, tardivamente, introdusse una figura materna (la Vergine Maria, la Madonna) che fu molto venerata. Ma questa figura non ha niente a che fare con il sesso e l’erotismo. Era solo vergine e solo madre.
Naturalmente, concepire la divinità come esclusivamente maschile e patriarcale ha importanti conseguenze negative sullo status della donna.
       Ecco perché, nella nuova spiritualità che sta nascendo, è necessario vedere nell’unione sessuale (paritetica) del maschile e del femminile un basilare fondamento, oltre che una tecnica di meditazione.

Il sesso tantrico non ha scopo riproduttivo, ma spirituale. Vuole far sperimentare l’unità fondamentale degli opposti, il senso di pienezza e di completezza dello stato originario, vuole riconciliare e superare il dualismo, vuole dare un assaggio d’illuminazione.

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