Se
per “samadhi” intendiamo l’unione con l’oggetto contemplato, dove altro questo
può accadere più frequentemente e più facilmente che nel rapporto sessuale?
Se
lo scopo è cancellare il senso di separazione e di isolamento dell’essere
umano, l’orgasmo è il miglior antidoto.
Diciamo
allora che l’orgasmo è la meditazione a portata di tutti,
Certo,
dura poco, ed è più che altro un assaggio di una possibile
beatitudine superiore. A noi sembra che la perdita del senso dell’io sia la
massima catastrofe. Ma poi scopriamo che meno siamo ego-centrati, meglio
stiamo. Facciamo di tutto per venire al mondo ed essere degli individui, salvo
scoprire che questa è la limitazione da superare. Paradossi della condizione umana.
Anche
la morte potrebbe essere qualcosa del genere.
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