Noi siamo stati abituati
dalla filosofia e dalla religione ad aspettarci una realtà soprannaturale,
metafisica – il cielo, il paradiso. Come se
questa fosse una realtà inferiore,
diminuita. Ma anche il nostro mondo, secondo il mito, era in origine un
paradiso: il paradiso terrestre. Che cosa è successo, che cosa ce lo ha
alienato? Quale peccato? Un pomo, la superbia, l’orgoglio, la disubbidienza..?
Comunque sia, una mente
usata male.
Ma che cosa ci impedirà,
anche in un altro universo o in un’altra dimensione di usare ancora la mente in
modo sbagliato? Anche gli angeli, esseri spirituali, si sono ribellati. Tanto
più che, in un aldilà, la mente avrebbe più importanza del corpo.
In realtà, il problema dell’uso
della nostra mente si ripresenta in ogni condizione, qui o altrove.
Le cose sono tanto reali
quanto vogliamo che siano. Non esiste un livello prestabilito di realtà.
Gran parte delle “realtà”
che vediamo sono idee della mente, talvolta più importanti delle cose stesse.
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