Dio
è come un pezzo di ghiaccio che ad un certo punto si è sciolto nell’acqua della creazione, perdendo se stesso. In tal senso è davvero morto. Non è una finta
morte come quella del Dio cristiano.
Questo
è il gioco di Dio: perdersi per ritrovarsi. Ma non è un semplice gioco; è anche
un rischio, perché non è detto che si ritrovi. È una scommessa. È come uno che
si tuffi da una grande altezza, e non sa se riuscirà ad emergere.
Comunque,
cerca di afferrare con tutte le sue forze il filo di sé. E un giorno forse si
ritroverà di nuovo.
Aiutato
da chi? Da chi ha consapevolezza.
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