Se spazio e tempo sono
collegati, se chi si muove nello spazio rallenta il tempo e se è importante
anche la direzione che si prende, ogni istante è diverso, ogni istante prende
strade diverse, ogni istante può posizionarsi nel passato, nel presente o nel
futuro.
In realtà la distinzione tra
passato, presente e futuro è un’illusione, perché ogni istante, con la sua
particolare istantanea del mondo, già esiste. Le cose, le possibilità esistono
da sempre. Il tempo non scorre, ma è già tutto qui… congelato in tutti gli
istanti possibili. Come i fotogrammi di una pellicola.
Ma, allora, chi fa scorrere le singole immagini? La mente.
Ma, allora, chi fa scorrere le singole immagini? La mente.
Queste idee sono quelle
espresse dalla teoria della relatività, che ha avuto conferme sperimentali.
Il tempo è fatto di istanti,
ed ogni istante è il tutto.
In teoria potremmo viaggiare
nel tempo. Aumentando la velocità di movimento o mettendomi vicino ad un buco
nero, dove la gravità è migliaia di volte quella terrestre, il mio tempo
rallenterebbe. Due ore per me equivarrebbero a cinquanta anni sulla Terra. E se
io poi tornassi sulla Terra, mi troverei nel futuro, perché durante le mie due
ore, qui sarebbero passati cinquanta anni.
Potrei, sempre teoricamente,
viaggiare anche nel futuro, perché potrei entrare in un buco nero che collega
non solo due spazi diversi ma anche due istanti diversi.
Ma i mistici, tutto questo,
lo avevano già capito.
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