mercoledì 9 luglio 2014

L'adesso

Se spazio e tempo sono collegati, se chi si muove nello spazio rallenta il tempo e se è importante anche la direzione che si prende, ogni istante è diverso, ogni istante prende strade diverse, ogni istante può posizionarsi nel passato, nel presente o nel futuro.
In realtà la distinzione tra passato, presente e futuro è un’illusione, perché ogni istante, con la sua particolare istantanea del mondo, già esiste. Le cose, le possibilità esistono da sempre. Il tempo non scorre, ma è già tutto qui… congelato in tutti gli istanti possibili. Come i fotogrammi di una pellicola.
Ma, allora, chi fa scorrere le singole immagini? La mente.
Queste idee sono quelle espresse dalla teoria della relatività, che ha avuto conferme sperimentali.
Il tempo è fatto di istanti, ed ogni istante è il tutto.
In teoria potremmo viaggiare nel tempo. Aumentando la velocità di movimento o mettendomi vicino ad un buco nero, dove la gravità è migliaia di volte quella terrestre, il mio tempo rallenterebbe. Due ore per me equivarrebbero a cinquanta anni sulla Terra. E se io poi tornassi sulla Terra, mi troverei nel futuro, perché durante le mie due ore, qui sarebbero passati cinquanta anni.
Potrei, sempre teoricamente, viaggiare anche nel futuro, perché potrei entrare in un buco nero che collega non solo due spazi diversi ma anche due istanti diversi.

Ma i mistici, tutto questo, lo avevano già capito.

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