Tutti vedono come i mass media di Stato, radio e televisioni, siano al
servizio del Papa Re e trasmettano ad ogni piè sospinto servizi sulle sue
parole, trattate come pensate straordinarie e miracolose. Non c’è discorso del
Papa che non venga riprodotto in continuazione tutto il giorno fra musiche
celestiali e commenti estasiati dei giornalisti. Del Papa si segue ogni uscita,
ogni benedizione, ogni battuta di spirito, ogni mal di pancia; e lui ci sta alla
perfezione: ha capito che deve fare l’animatore di villaggio. E lo fa con
piacere.
Del resto, sa di essere il personaggio più importante in Italia. Vede
bene che, quando i capi di Stato stranieri vengono in Italia, lo fanno per
rendere omaggio a lui, e non certo al Presidente della Repubblica.
Oggi per esempio ha scomunicato i mafiosi. Gioia delle televisioni e
costernazione dei mafiosi. In un penitenziario, hanno fatto perfino lo sciopero
– sì, non sono andati a messa. Perché il delinquente italico, anche se ammazza,
anche se violenta, anche se dissangua la gente, è convinto di essere un buon
cattolico, in grazia di Dio. Del resto, la maggioranza dei preti è sempre stata
schierata con la mafia, dalla quale riceveva le congrue offerte. Anche le
cerimonie di iniziazione dei mafiosi si tengono giurando su libri sacri e su
santini. Nei covi dei delinquenti si trovano sempre immagini sacre.
Come è possibile?
È possibile perché il cattolicesimo non permette la costruzione di una
coscienza autonoma. Il cattolico non ha una propria coscienza; aspetta che i
preti gli dicano che cosa pensare e che cosa fare. E se lui paga una tangente (pardon,
un’offerta) alla Chiesa, tutto è a posto. Oggi quindi i mafiosi si meravigliano
che il Papa li scomunichi. Come? Ma la banca del Vaticano non era adibita
proprio a riciclare soldi sporchi della mafia? E non c’è sempre un vescovo o un
cardinale a ricevere la mazzetta quando c’è una banda che si arricchisce con
gli appalti pubblici?
Però il Papa si è affrettato a chiarire che lui non vuole che questa
gente sia messa fuori dalla comunità dei credenti. No, lui vuole solo che cambino
vita. E, se cambiano vita, tutto sarà perdonato, in una grande festa, come
quelle cui partecipava Gesù, tra tarallucci e vino.
Insomma i nostri mass media credono di avere risolto la crisi nazionale.
Basta far parlare il Papa, e finalmente il paese diventerà più morale. Gli
italioti non ruberanno e non ammazzeranno più.
Peccato che il cattolicesimo continui ad essere la religione di chi non
ha una coscienza autonoma, di chi non è in grado di pensare con la propria
testa e di rendersi conto da solo che cosa sia bene e che cosa sia male.
Che ci sia una qualche relazione con il fatto che l’Italia sia il paese
europeo più corrotto?
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